sono Rocco Quirino La Torre, 65 anni, Abruzzese di nascita e Veneto di adozione dove vivo tra le città di Abano Terme e Venezia.
Ho iniziato a giocare a bridge negli anni ottanta e sono un assiduo frequentatore dei vari Campionati Nazionali. Attualmente rivesto la carica di Presidente del Comitato Regionale Veneto della Federazione Italiana Gioco Bridge e sono Commissario Regionale Arbitri.
Da molti anni sono iscritto all’albo insegnanti di bridge con la qualifica di Istruttore. Prima di essere eletto Presidente Regionale sono stato Consigliere Regionale e, per oltre 15 anni, quale responsabile del Coordinamento Agonistico del Veneto mi sono occupato dell’organizzazione di tutti i Campionati Regionali e delle fasi Regionali dei Campionati Nazionali.
Oggi in pensione, ho lavorato quale Funzionario Tecnico per 38 anni nel Ministero della Difesa (Marina Militare) dove sono stato per molti anni il responsabile tecnico del Servizio dei Fari e Segnalamenti Marittimi dell’Adriatico. Nel corso della carriera ho ricoperto innumerevoli altri incarichi che mi hanno visto affrontare molteplici problematiche tecniche-operative-gestionali, anche in ambito interforze.
Nel 2008 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano mi ha insignito dell’onorificenza di “Cavaliere al merito della Repubblica Italiana” in considerazione di particolari benemerenze di servizio.
Nel 2018 il Presidente del CONI Giovanni Malagò mi ha insignito della “Stella di bronzo al merito sportivo ”per l’abnegazione, la passione e l’impegno profuso nel mondo dello sport.
In vista delle prossime elezioni per il rinnovo delle cariche della Federazione Italiana Gioco Bridge l’amico Paolo Sorrentino ha deciso di proporre la sua candidatura per la Presidenza e mi ha chiesto di supportarlo in questa impresa.
La situazione attuale del bridge in Italia e la validità del progetto approntato dal candidato Presidente Paolo Sorrentino mi hanno convinto a candidarmi quale Consigliere Nazionale.
Perdonatemi la presunzione se penso di avere i requisiti per la candidatura, ma quello che più mi ha convinto a chiedere il vostro appoggio è la convinzione di lavorare in un gruppo fatto di persone preparate ed entusiaste, certamente in grado di risollevare le sorti del nostro amato bridge.