Di fondamentale importanza sarà poi l’omologazione delle sedi di gara, in ambito regionale, tali da garantire agevole e razionale accessibilità alle stesse, sia da un punto di vista geografico che logistico, prediligendo le ASD e non le strutture esterne, affinché le entrate della federazione possano essere “restituite” alle stesse e non ad enti od operatori privati, come in passato è invece più volte capitato, anche in maniera discriminatoria, e senza che la Federazione sia mai intervenuta in merito. Le sedi delle ASD avranno così priorità assoluta, regolamentata sia da un punto di vista economico che operativo.
Inoltre, molte sedi sono prive di superamento di barriere architettoniche e penalizzano, anche se in minoranza, giocatori diversamente abili. Saranno quindi sostenute economicamente le sedi di ASD dedicate esclusivamente, o quasi esclusivamente al bridge che necessitino di tali adeguamenti ed ove non possibile, individuati meccanismi di retrocessione in quota parte alle ASD in base al numero dei giocatori partecipanti ai campionati. In sostanza, l’intento sarà quello di fare in modo che i campionati non facciano concorrenza alle ASD e che rimangano sul territorio, all’interno del sistema Bridge, i costi delle sedi.
Quanto alle sedi di gara a livello nazionale, presa visione di eventuali accordi in essere del CF uscente, lavoreremo nell’ottica della riduzione dei campionati. Utilizzando anche l’abbassamento del numero delle presenze alle fasi finali, saranno individuate sedi di gara itineranti, selezionate in modo da risultare agevolmente raggiungibili da ogni regione. E’ pensabile una rotazione che in un’Italia geograficamente lunga possa tanto agevolare tutti i tesserati negli spostamenti, da nord a sud della penisola, quanto suscitare interesse e curiosità verso luoghi sempre diversi da visitare, ben oltre, quindi, il mero aspetto competitivo. Anche a livello agonistico il bridge è infatti incontrarsi, socializzare e divertirsi.
Il tutto avverrà sempre previo studio di fattibilità in termini di accordi con le associazioni alberghiere per quello che riguarda le tariffe realmente e direttamente agevolate, evitando vincoli ed impegni a lungo periodo con comuni ed enti turistici. A tal proposito la Federazione sarà pronta ad accogliere qualsiasi tipo di proposta concreta proveniente dal territorio da chiunque voglia partecipare attivamente a questo cambiamento, nella certezza che gli stessi, nel sembrare all’inizio rivoluzionari e forse, per chi è abitudinario, difficili da accettare, si riveleranno, in un’ottica diversa, più piacevoli ed accattivanti.